“...andiamo. È tempo di migrare. Ora in terra d’Abruzzi, i miei pastori…”

con Flavia Cellerino

Non esiste un solo Abruzzo, tant’è che il suo principale cantore, D’Annunzio, usava spesso il plurale per comprendere la sua varietà “Abruzzi”. Consapevoli di questa complessità avviamo un progetto triennale che ci porterà più volte nei diversi contesti ambientali e culturali.

Iniziamo con questo primo viaggio dalle aree costiere, sarà poi la volta del Parco della Majella e del Parco Nazionale del Gran Sasso.

Da Atri a Pescara, da Penne a Ortona, Francavilla, (per citare solo alcune realtà).

Sentieri, artisti e letteratura, trekking urbano e paesaggi marini, letture e narrazioni storiche, musei sconosciuti e ricchi di bellezza, artisti rinascimentali che vanno a braccetto con la grande tradizione toscana: sarà una incalzante, inaspettata, stimolante immersione in un contesto troppo spesso, erroneamente, ritenuto marginale.

Di questo multiforme fascino erano consapevoli i pittori dell’Ottocento Michetti, Patini, Palizzi che contribuirono a far conoscere la fiera gente d’Abruzzo ed anche i problemi sociali del tempo, cercando in tutti i modi di far uscire dall’oblio la loro terra. Oggi, proprio grazie alla loro eredità tanti progetti e soggetti giovani stanno facendo tesoro dell’eredità culturale ricevuta, investendo su antichi e nuovi percorsi: anche su questo getteremo il nostro sguardo curioso.  

PROGRAMMA DETTAGLIATO IN ARRIVO!

SE SEI INTERESSATO SCRIVICI INDICANDO IL TITOLO  DELL'INIZIATIVA, LO RICEVERAI DIRETTAMENTE NELLA TUA CASELLA DI POSTA ELETTRONICA