ISLANDA: LA STAGIONE DELLE SORPRESE "90°EST"
Scenografia – Prima sera in Islanda all’inizio di luglio. Si guarda l’orologio, non diventa mai buio. Segui il sole per ore nel suo movimento appena sopra l’orizzonte. Finalmente anche l’ultimo lampo di luce si spegne. “È notte, allora?” Sì, ma il cielo e le nuvole sono luminosi come se fosse giorno… Verrebbe voglia di alzarsi in punta di piedi per toccare il raggio che illumina il cielo e le montagne. Neanche il tempo di voltarsi per decidere di andare a dormire. Qualcosa ti scalda la schiena. È l’alba che segue una notte che non c’è mai stata. Tante ore di luce per fare, per chiacchierare, per tornare, da solo, sulla spiaggia nera di Jökulsárlón fra gli iceberg abbandonati sulla battigia dall’alta marea. Se vuoi.
Nel mese di luglio la Natura, in Islanda, regala piccole sorprese, tutte insieme: gli uccelli, con i piccoli ormai cresciuti, affollano spiagge e scogliere, i fiori sbocciano dove nemmeno le dita di un bambino avrebbero potuto deporre un seme, il calore delle sorgenti termali è ormai libero di esprimersi dopo la fusione della neve. È la vita che gioca a scappare dall’inverno, sempre dietro l’angolo, per scaldarsi con le giornate più luminose della nuova estate.
COLPO D'OCCHIO SUL VIAGGIO
Dalla Penisola di Reykjanes, su cui sorge Reykjavik, raggiungiamo il Parco Nazionale di Þingvellir, la cascata di Gullfoss e il geyser di Strokkur. Attraversiamo quindi il Paese da Sud a Nord lungo il deserto di Kjölur, fra gli immensi ghiacciai Hofsjökull e Langjökull, sostiamo fra le montagne di Kerlingarfjöll e nell’area geotermica di Hveravellir. Proseguiamo fino alla costa settentrionale e la cittadina di Húsavík: due gommoni RIB ci attendono per una corsa sull’acqua alla ricerca dei cetacei. Ci fermiamo sulle sponde del Lago Mývatn per vedere i famosi pseudocrateri, per salire sul vulcano Hverfell o per passeggiare nell’oasi di Höfði. Raggiungiamo Dettifoss, la più imponente cascata d’Europa e da qui ci tuffiamo di nuovo nel deserto sostando per due giorni alle pendici del vulcano Askja: ci attendono alcune delle escursioni più emozionanti d’Islanda, con un bagno nel cratere di Víti, una corsa in fuoristrada nel deserto di sabbia nera e la visione di Herðubreið, la Regina delle montagne islandesi. Ancora piste desertiche per raggiungere gli altopiani orientali, il vulcano Snæfell e il Vatnajökull, il più grande ghiacciaio d’Europa. Un surreale bagno sotto una piccola cascata di acqua bollente precede il nostro arrivo a Borgarfjörður, sulla costa orientale, con la sua colonia di Pulcinella di Mare e decine di altre specie di uccelli. Poi la costa meridionale, con la Laguna degli Iceberg di Jökulsárlón, il Parco Nazionale di Skaftafell e le lingue di ghiaccio che si protendono verso l’oceano. Dedichiamo gli ultimi due giorni negli Altopiani alla Riserva Naturale di Fjallabak, regione meravigliosa subito a Nord del ghiacciaio Mýrdalsjökull. Uno dei più suggestivi trekking al mondo, il Laugavegur, passa di qui.
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